Stagioni
Ed ecco che dal bozzolo dischiuso,
ato e dolcemente buffo.
I sensi tesi ad esplorare il mondo che plaude,
mentre si affievolisce l’eco dei lamenti.
Di lì a poco
muovi i primi passi all’ombra dello sguardo fiero
del mondo che sorride e plaude,
prefigurando il futuro maratoneta.
Da bruco a farfalla
e le tue ali si tingono dei colori dell’arcobaleno.
E sulle note della giovinezza,
t’involi leggero di fiore in fiore
succhiando nettare ed effimero.
E, quando pago del danzare,
posi lo sguardo altero sull’unico fiore
che occhieggia al sole
e le tue ali affondano nei petali suoi
per regalarti nuova gioia,
il mondo ancora plaude.
E le stagioni sfilano implacabili,
narrando di giorni lieti e di affanni,
di sfide contro il tempo,
sorrette dal vigore delle membra.
Ma quando l’autunno traccia scie d’argento nei capelli
e si spegne l’eco degli applausi,
ti soffermi ad accarezzare l’album dei ricordi
ed a sfogliare uno ad uno i sogni nel cassetto,
credendoti incapace di volare.
E la nostalgia del vivere ti assale.
Poi, un sussulto scuote il tuo animo
e squarcia il velo della miopia e della paura
ed ai tuoi occhi si svela la verità del vivere:
solo la consapevolezza dell’esistere dà vita ai sogni.
Emilia MICHINI
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