Elogio a mio padre

DiMichelangelo

Elogio a mio padre

Elogio a mio padre.

É passato ormai qualche giorno dalla morte di mio padre, una scomparsa che ancora lascia sbigottiti e increduli molti di quelli che lo hanno conosciuto.

Con il tempo le cose torneranno ad una qualche normalità. La vita, come la morte, è qualcosa che non possiamo fermare. Si potrebbe dire che essa è dura, senza senso, eppure allo stesso tempo è tutto quello di più bello che abbiamo. Personalmente non credo che la vita si fermi con la morte, semplicemente continua in un altro posto, perché a conti fatti, tutti siamo capaci di capire che c’è molta differenza tra il nostro Io fisico e quello interno, la nostra anima.

Mio padre mi diceva spesso che, come durante la gestazione nel grembo materno noi viviamo una intera vita a formare il nostro corpo, in questa vita, quella che vivo io e vivi anche tu che leggi, stiamo qui per formare la nostra anima, attraverso le esperienze della vita. Una volta che la gestazione sarà finita, potremo rinascere di nuovo in qualcosa di ancora più forte, ancora più bello.

C’è chi ci mette 59 anni, come lui, chi ce ne mette 96, come mia nonna e infine quelli che ci mettono davvero pochi anni, i tanti bambini che non ci spieghiamo come mai vadano via così presto.

In questa visione, dovreste capire quanto grave sia il fatto di uccidere una persona, anche se stessi, in quanto gli si strappa via la possibilità di maturare la sua anima, si stupra il suo percorso e gli si impedisce di Vivere.

Mio padre constatava che, “ci disperiamo della morte di un singolo ma, siamo indifferenti alla morte di molti”, io non credo che valga per tutti su questa terra, lui era la conferma di questa mia convinzione, nonostante tutto è vero purtroppo. Finché non capiremo che la morte di qualsiasi essere vivente è in realtà anche la nostra morte, ci saranno ancora sofferenze e soprusi, ma sono fiducioso che un giorno, un giorno che io non vedrò mai, questo traguardo verrà raggiunto e l’umanità risplenderà della bellezza che merita.

Quello che ho imparato dalla vita di mio padre, influenzerà il corso della mia. Una delle sue frasi che ricordo più spesso è “chi ha più forza la usi”, significa che se tu hai più forza di qualcun altro, e tutti noi siamo più forti in qualcosa e meno forti in qualcos’altro, allora quella forza va usata per sostenere chi non ce la fa e non solo si scoprirà che è un piacere aiutare gli altri, ma è anche un dovere.

Lui ha passato tutta la vita a difendere e ad aiutare chi non riusciva, sono sicuro che chiunque abbia avuto a che fare con lui, abbia imparato questo concetto, per ciò che mi riguarda non tradirò quello che considero il più grande insegnamento che mi sia stato impartito nella vita.

In ognuno di noi c’è del buono anche nelle persone di cui non lo penseresti mai, grazie agli insegnamenti di mio padre, che era anche il mio migliore amico, mi sforzerò sempre di non cadere nella spirale dell’odio, ma di giudicare con realtà e comprensione.

Queste sono solo le parole di un figlio che ha perso il padre, un grande padre, ma all’interno di quel che avete letto c’è anche lo spirito che ha alimentato la vita di un a persona che non si arrendeva all’odio, che lo combatteva in tutte le sue possibilità e che sapeva di non essere il solo, ci sono tanti eroi silenziosi che scelgono di combattere una battaglia etica per la difesa del bene comune. A tutti questi eroi silenziosi va il mio più grande rispetto.

Non ho più nulla da dire, se non della dolcezza e forza che mi trasmetteva, ma quella la lascio per me, rimarrà nel mio cuore, e continuerà a rendermi felicemente triste per tutta la vita.

Valerio De Paolis

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