Archivio per Categoria Poesia

DiMichelangelo

‘Na tazzulella ‘e cafè… ma anche no!

‘Na tazzulella ‘e cafè… ma anche no!

“Un caffè al vetro ristretto!”.

Lo ordinavi così tu il caffè, per tanto tempo mi sono chiesta il perché.
Anche a casa non c’erano le tazzine,  il caffè si beveva sempre nei bicchierini di vetro, che a dire la verità a me non sono mai piaciuti un granchè.
E quando ti chiedevo il perché, la tua risposta era: “Io devo vedere quello che bevo”.
Mi piace pensare che il bisogno che avevi di bere il caffè, in un bicchiere trasparente, era la metafora della necessità di chiarezza e trasparenza che cercavi nelle cose…
Ma anche la tua di trasparenza, la tua semplicità, che tante volte si manifestava in una ingenuità, che spesso è propria dei bambini… ma che ti ha sempre caratterizzato, fino alla fine.
A casa mia ho comprato una sola tazzina trasparente, era per quando c’eri tu,  ora è lì, riposta in dispensa, spicca tra le altre bianche…
“Un caffè al vetro ristretto!”
Lo ordinavi così il caffè tu, papà.

Debora MUSIO

DiMichelangelo

A mio figlio

A mio figlio

Mauro,
ali di farfalle colorate,
magia nella mia vita

Emilia MICHINI

DiMichelangelo

Stagioni

Stagioni

Ed ecco che dal bozzolo dischiuso,
ato e dolcemente buffo.
I sensi tesi ad esplorare il mondo che plaude,
mentre si affievolisce l’eco dei lamenti.

Di lì a poco
muovi i primi passi all’ombra dello sguardo fiero
del mondo che sorride e plaude,
prefigurando il futuro maratoneta.

Da bruco a farfalla
e le tue ali si tingono dei colori dell’arcobaleno.
E sulle note della giovinezza,
t’involi leggero di fiore in fiore
succhiando nettare ed effimero.

E, quando pago del danzare,
posi lo sguardo altero sull’unico fiore
che occhieggia al sole
e le tue ali affondano nei petali  suoi
per regalarti nuova gioia,
il mondo ancora plaude.

E le stagioni sfilano implacabili,
narrando di giorni lieti e di affanni,
di sfide contro il tempo,
sorrette dal vigore delle membra.

Ma quando l’autunno traccia scie d’argento nei  capelli
e si spegne l’eco degli applausi,
ti soffermi ad accarezzare l’album dei ricordi
ed a sfogliare uno ad uno i sogni nel cassetto,
credendoti incapace di volare.
E la nostalgia del vivere ti assale.

Poi, un sussulto scuote il tuo animo
e squarcia il velo della miopia e della paura
ed ai tuoi occhi si svela la verità del vivere:
solo la consapevolezza dell’esistere dà vita ai sogni.

Emilia MICHINI