Risveglio
E’ rimasto solo il vuoto
Nulla potrà cambiarlo.
Smarrito, chiudo gli occhi
E mi arrendo all’oblio.
ROBERTO BERNARDINI
ARDE (recitata dopo il Padre Nostro)
Solingo su lì,
umilmente due rudi
pezzi di legno e pochi chiodi
ti tengon legati
come lega morsa.
Verso il basso,
un qualcosa arde e t’illumina:
è un cero che
rifocillar ti rifocilla.
L’umano tuo, or e
nei remoti tempi,
provato ha il dolore dell’umano:
ma lo spirto è gioioso, perché
vicino, accostato, lontano,
un occhio immenso,
fa ardere quel cero
che dinanzi ti sta.
Quel cero
intraveder fa
una lacrima che segna
il tuo volto:
disperder si disperde nel
candido volto
illuminato dal “Padre tuo”:
segno profondo
segna la carne tua.
12
Conoscerti vorrei,
forse, quando il battito
sarà tanto stanco, così stanco,
da non poter più battere;
allor forse ti potrò almeno intraveder.
24.05.1979 (18 anni)
Sofia BOERIO
Musica del cuore
Scivolano le note sul pentagramma
Captate dagli strumenti
Emettono la melodia
Risuona nella sala attonita
In emozioni diseguali
Nell’armonia dei sentimenti.
L’andante, l’allegro, il moto
Scompongono l’anima
Portano lontano la mente
Nel fluttuare su spazi infiniti
In una spirale
Di sensazioni
Di visioni, contrazioni, pulsazioni.
La dominante sale
Il suono incalzante
Si avvia al gran finale
L’ultimo tocco
Il silenzio
Esplode l’applauso.
Alessandro Bellico