Archivio degli autori Michelangelo

DiMichelangelo

Stagioni

Stagioni

Ed ecco che dal bozzolo dischiuso,
ato e dolcemente buffo.
I sensi tesi ad esplorare il mondo che plaude,
mentre si affievolisce l’eco dei lamenti.

Di lì a poco
muovi i primi passi all’ombra dello sguardo fiero
del mondo che sorride e plaude,
prefigurando il futuro maratoneta.

Da bruco a farfalla
e le tue ali si tingono dei colori dell’arcobaleno.
E sulle note della giovinezza,
t’involi leggero di fiore in fiore
succhiando nettare ed effimero.

E, quando pago del danzare,
posi lo sguardo altero sull’unico fiore
che occhieggia al sole
e le tue ali affondano nei petali  suoi
per regalarti nuova gioia,
il mondo ancora plaude.

E le stagioni sfilano implacabili,
narrando di giorni lieti e di affanni,
di sfide contro il tempo,
sorrette dal vigore delle membra.

Ma quando l’autunno traccia scie d’argento nei  capelli
e si spegne l’eco degli applausi,
ti soffermi ad accarezzare l’album dei ricordi
ed a sfogliare uno ad uno i sogni nel cassetto,
credendoti incapace di volare.
E la nostalgia del vivere ti assale.

Poi, un sussulto scuote il tuo animo
e squarcia il velo della miopia e della paura
ed ai tuoi occhi si svela la verità del vivere:
solo la consapevolezza dell’esistere dà vita ai sogni.

Emilia MICHINI

DiMichelangelo

Credimi padre

Credimi padre

Credimi padre, forse è sepolta nel vento
l’ultima fiaba e il gusto
di sere lontane ha ancora
il colore di cenere del camino.
Ma con essa non ho sepolto nel nulla
ogni carezza amica
che ricordo di te, il gusto
della tua voce che non cessa
d’ essere preghiera e amore, un viso
che mai ricordo amaro e serba
sapori di fiaba, voci di vento che a sera
frugavano parola alla porta,
paure di terra dolcissime e antiche,
bisticci di sonno che spesso raccogliesti
nel nido delle braccia. Credimi,
non lascerò nel silenzio
-che ti lega ad un mondo lontano-
l’ultima tua dimensione ; il volto
da Dio tattile ad ogni mistero
è un ricordo di minuscoli nulla….Perciò
non perderò il nome
di mio fratello bianco,
di mio fratello nero
per un’ipotesi  che lasci ogni giorno
amaramente, follemente morire.

Pompeo MATTIOLI ( Vincitore di numerosi premi letterari, anche internazionali. Ha pubblicato due raccolte di poesie ed il terzo libro è in stampa.Autore prolifico ha scritto undici romanzi, trecento racconti, cento favole, cinquemila poesia in lingua ed  in dialetto.)

DiMichelangelo

La scuola … per me!

La scuola … per me!

Io non amo andare a scuola perché
tutti i professori non amano me
Io non amo le interrogazioni perché
ogni volta chiamano me
Io non amo la storia perché
ci sono troppe date per me
Io non amo la geometria perché
ha tanti problemi proprio come me
Io non amo l’aritmetica perché
ci sono troppi numeri per me
Ci sono troppi numeri
che mi danno alla testa
e ogni volta mi viene un gran mal di testa
Io sono così non ci posso fare niente
e quando studio troppo mi scoppia la mente
… ma nel mezzo della mia classe pazza
spicca una ragazza che fra tutte è la più bella
e se la guardo bene assomiglia ad una stella
Io amo le rime perché
mi fanno sentire libero come un re.
Lo so, non mi piace studiare
io preferisco cantare
dicare
e  con questa mia poesia
voglio darvi un’emozione
che viaggi intorno al mondo
come una dolcissima canzone
planando dolcemente su tutta la gente
su tutti i ragazzi di ogni continente …
e arrivi dritta al vostro cuore
… come un messaggio d’amore!

William Feliziani
Classe 3 sez.H – Scuola Media Via Pietro Belon, 00169-Roma
Partecipa al concorso “Un Mare di Poesia” anno 2013. La poesia in concorso “ La scuola …per me ! “  è pubblicata nell’Antologia “Un Mare di Poesia”-16 marzo 2013-edita da  DPC.Snc di Raffaella Ravano.