La casa. Il luogo dove sono tornato, tante piccole luci sparse e opache di uno spazio spento
come il buio fatale.
Come fosse un tragitto incerto, pieno d’insidie. I colori della ricerca si disperdono come
fossero granelli di sabbia e paure inspiegabilmente svaniscono come fossero raggi solari
consumati dal maestrale sulle rotte per l’infinito. Uno spazio così piccolo, così
epicamente ampio…e nella trasparenza delle cose tutto si fa più chiaro… o forse no.
E così dovrà passare un altro inverno fatto di parole vuote e preoccupazioni inesistenti,
quando i sogni sono a pochi passi, solo due mani congiunte possono sconfiggere
l’impossibilità di capire.
Leo Giulio CRESCI
Il selvatico pruno
Alto, buio e spento
Così solo e sperduto nel triste inverno,
in primavera mi fa sentire più leggera :
la sua chioma che sembra innevata
mi fa stare molto più sollevata,
mi dà una sensazione di delicatezza
mentre mi sfiora una leggera brezza.
La primavera spazza via
Grigiore, tristezza,
e porta allegria.
Chiara CIUFFREDA – classe 4^ B – Istituto Comprensivo P. Stabilini
Tempo!
Inesorabilmente scorri cadenzandomi la vita,
travolgendomi come un uragano,
prendendoti i miei affetti ed i miei affanni
cambiandoli in ricordi che assediano la memoria
e conducono alla malinconia nel cammino della vita.
Emanuela CELI