Archivio degli autori Michelangelo

DiMichelangelo

Ancora

Per strada si sente ancora

il latrare dei cani dei vicini

e il cortile accoglie ancora

le grida festose dei bambini.

L’occhio scruta ancora

ciò che vive fuori dalla vetrina

e l’osteria esiste ancora

sotto casa mia

con la pasta e la cantina

Il vecchio batte ancora

i pugni sul tavolino

chiedendo come ogni mattina

un pò di vino.

Il vento porta ancora

in quella via

la storia di lei

e della sua malinconia.

Il sole riscalda ancora

quell’angolo in giardino

chiedendo un pò d’amore

al cuore di Gino.

Fernando PIAZZA

DiMichelangelo

L’Avaro

Nel tempo che fugge inesorabile

i giorni passano indifferenti

e si diventa avari.

Avari di carezze

avari di un corpo

avari di abbracci

avari di sguardi

avari nel sussurrare parole

calde e leggere

avari di coccole

avari di baci

avari di fatti

ma non di parole

Si vorrebbero cambiare le cose

ma un silenzio tombale

finisce per avvolgerci

come le oscure tenebre

che calano nella lunga notte

del solstizio d’inverno.

Così, la parola in bilico

legata al filo dell’incertezza e del sospeso

sazia l’astinenza.

Fernando PIAZZA

DiMichelangelo

I tu o’c – I tuoi occhi

I tu òc

J è par mè

Cumpagn a un spec

Indò ch’a vegh

Tot i culùr dla séra

Ccvand che e sòl e va zò

Stramez al j elbar

Al j òmbar dla mimoria

Al s fa pio longhi

E d’ co di chemp

U s pérd la vòs dla tera.

I tu òc

J è par mè

Còma a la not

Cvand ch’ ecmenza a sbrjer

La lus de dè

A mè a m adèn

A zarche’ e co de fil

E a sgvane’ insen cun te

Un zir drì cl’ etar

Sta ghèfla ingavagneda

Ch’ l’è la vita

Ferdinando PELLICIARDI

42

I tuoi occhi

I tuoi occhi

Sono per me come uno specchio

Dove vedo

Tutti i colori della sera

Quando il sole tramonta

Tra gli alberi

Le ombre della memoria

Si allungano

E in fondo ai campi

Si perde la voce della terra.

I tuoi occhi

Sono per me

Come la notte

Quando comincia a baluginare

La luce del giorno

Ed io mi affanno

A cercare il capo del filo

E a dipanare assieme a te

Giro dopo giro

Questo gomitolo aggrovigliato

Che è la vita

Ferdinando PELLICIARDI