ARDE (recitata dopo il Padre Nostro)
Solingo su lì,
umilmente due rudi
pezzi di legno e pochi chiodi
ti tengon legati
come lega morsa.
Verso il basso,
un qualcosa arde e t’illumina:
è un cero che
rifocillar ti rifocilla.
L’umano tuo, or e
nei remoti tempi,
provato ha il dolore dell’umano:
ma lo spirto è gioioso, perché
vicino, accostato, lontano,
un occhio immenso,
fa ardere quel cero
che dinanzi ti sta.
Quel cero
intraveder fa
una lacrima che segna
il tuo volto:
disperder si disperde nel
candido volto
illuminato dal “Padre tuo”:
segno profondo
segna la carne tua.
12
Conoscerti vorrei,
forse, quando il battito
sarà tanto stanco, così stanco,
da non poter più battere;
allor forse ti potrò almeno intraveder.
24.05.1979 (18 anni)
Sofia BOERIO
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