L’Avaro

DiMichelangelo

L’Avaro

Nel tempo che fugge inesorabile

i giorni passano indifferenti

e si diventa avari.

Avari di carezze

avari di un corpo

avari di abbracci

avari di sguardi

avari nel sussurrare parole

calde e leggere

avari di coccole

avari di baci

avari di fatti

ma non di parole

Si vorrebbero cambiare le cose

ma un silenzio tombale

finisce per avvolgerci

come le oscure tenebre

che calano nella lunga notte

del solstizio d’inverno.

Così, la parola in bilico

legata al filo dell’incertezza e del sospeso

sazia l’astinenza.

Fernando PIAZZA

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