‘Na tazzulella ‘e cafè… ma anche no!
“Un caffè al vetro ristretto!”.
Lo ordinavi così tu il caffè, per tanto tempo mi sono chiesta il perché.
Anche a casa non c’erano le tazzine, il caffè si beveva sempre nei bicchierini di vetro, che a dire la verità a me non sono mai piaciuti un granchè.
E quando ti chiedevo il perché, la tua risposta era: “Io devo vedere quello che bevo”.
Mi piace pensare che il bisogno che avevi di bere il caffè, in un bicchiere trasparente, era la metafora della necessità di chiarezza e trasparenza che cercavi nelle cose…
Ma anche la tua di trasparenza, la tua semplicità, che tante volte si manifestava in una ingenuità, che spesso è propria dei bambini… ma che ti ha sempre caratterizzato, fino alla fine.
A casa mia ho comprato una sola tazzina trasparente, era per quando c’eri tu, ora è lì, riposta in dispensa, spicca tra le altre bianche…
“Un caffè al vetro ristretto!”
Lo ordinavi così il caffè tu, papà.
Debora MUSIO
Per pubblicare un commento, devi accedere
Info sull'autore